Link info mostra da Exibart.com
comunicato stampa
In questa bipersonale di Cosimo Massimo Cavallo e Carla Bassignana, pittori dagli stili differenti, si vuole dar immagine a un concetto in due tematiche diverse. Ciò che unisce gli ambienti metafisici di C. Bassignana e una precisa esistenza umana di C. M. Cavallo, può essere esplorato su più aspetti. i Non Visibili o il Non Visibile è uno di questi, ed è su questo che si è concentrato il lavoro di associazione di idee e particolarità dissimili.
I Non Visibili di C. M. Cavallo sono i soggetti stessi dei suoi dipinti. Sono persone, uomini e donne, ai margini della società, di una strada qualunque che i “Visibili” percorrono ogni giorno della propria vita rendendo ai “Non Visibili” la loro presenza oppure sottraendola lasciando loro la propria ombra. Nei suoi soggetti una visibilità è più che percepibile agli occhi dell’osservatore, nell’essenza di un esistenza, nelle storie da immaginare sulle loro rughe, sulle espressioni penetranti, folli, apatiche o pensierose. I colori divengono macchie di sudore, sangue e fango. I volti e le gesta attirano l’attenzione, reclamando una forte riflessione sulle vicissitudini da riscoprire, al fine di renderle Visibili.
Il Non Visibile di C. Bassignana in un certo senso sfida invece la cromaticità (pur contenuta) di C. M. Cavallo. Si tratta di un’invisibilità differente. Ciò che la rende tale non è la società, ma la vista concreta di un mondo materiale. I paesaggi metafisici e interiori richiamano l’anima a rifugiarsi e liberarsi tra le montagne e le cascate, le vallate tra il vuoto e le nuvole di china nera in un accenno di tempera. Tutto ciò appare visibile tra quello che rimane celato dal vuoto del bianco vissuto della carta di riso. Verrebbe da chiedersi cosa vorrebbe esplorare l’occhio dell’osservatore e in che cosa la sua mente vorrebbe perdersi. In ciò che è visibile o in ciò che Non è Visibile?
I NON VISIBILI e Il NON VISIBILE vi invitano a rendere tutto questo visibile alla vostra mente ed ai vostri occhi.
Alex Kova (curatore mostra)
C’è qualcosa che lega i lavori di due amici, Carla e Massimo, che espongono al LabGallery This Is My Church di Torino? E’ utile cercare e sottolineare le somiglianze? Credo di sì, e mi spiego. Entrambi gli artisti in questione sono da molti anni attenti frequentatori dello studio di pittura Ricerche Visive di Torino. Attraverso il lavoro all’interno della scuola e l’intenso studio personale, sono alla ricerca della propria poetica, della propria interpretazione del reale. Osservati da vicino, i loro lavori esprimono una continuità espressiva che accomuna i due pittori. Guardiamo come lavorano, come muovono il pennello, la testa e il cuore. Entrambi non sono interessati a descrivere con linee di contorno nette le forme, che siano ritratti o paesaggi, non cercano di raccontare con esattezza ciò che esiste nel mondo reale. Massimo con pennellate ampie, vigorose, colorate, evoca non con il perimetro della forma ma giocando con il ritmo cromatico, quasi le pennellate fossero tasselli di un puzzle. Carla attraverso il ritmo cromatico del bianco/nero su carta di riso obbliga a leggere tra le righe, a vedere ogni volta cose diverse. Anche lei non aiuta con linee di contorno e descrittive. Insomma niente di più differente tra uno e l’altro ma anche niente di più simile!
Giac
“Orizzonte Come faccio a trovare un contorno, un perimetro, Quando so che quest’ultimo è come l’orizzonte?”
https://studioricerchevisive.wixsite.com
Link Biografia artistica di Cosimo Massimo Cavallo
Link Biografia artistica di Carla Bassignana
Foto Vernissage del 9 novembre 2019
Mostra: